Dopo le dichiarazioni di guerra di Murdoch ai motori di ricerca ed aggregatori lanciate durante l’anno passato, si è arrivati ai fatti: è notizia recente, infatti, che l’aggregatore di notizie NewsNow.co.uk è stato bloccato dal sito del magnate australiano “Times Online”.
Diritto al Link
Il fondatore di NewsNow, Struan Bartlett, non è rimasto a guardare, ma si è subito attivato, lanciando la campagna Right2Link:
Whether you are a consumer, an NGO, a blogger, an independent researcher, a concerned citizen or a business, your right to link needs protection.
La campagna ha l’obiettivo principale di affermare il diritto, basato sulla libertà di circolazione dell’informazione, di poter citare e “linkare” gli articoli dei media.
Secondo Bartlett, le varie accuse delle testate giornalistiche ai motori di ricerca e verso gli autori di siti Web è solo un modo per poter aver il controllo totale sulle notizie e gli articoli da essi pubblicate, limitando di fatto la libera circolazione delle informazioni.
Tu con chi stai? Con Murdoch o con Bartlett?
Linkografia
Se Murdoch chiudesse fuori Google?
Is it really crazy to block Google?
non scherziamo…
Murdoch vuole monopolizzare tutto. si sa.
per questo spero che non succeda mai, forza Bartlett!
addirittura vogliono monopolizzare internet, le ricerche, le notizie… praticamente tutto! ma questi sono pazzi e il problema è che vedo alcune persone (troppe) anche alcune che dovrebbero essere fra le prime linee a fargli la guerra, che invece fanno finta che vada tutto bene…
noi blogger siamo i primi…
questa è la mia opinione che si potrebbe anche allargare a tutta la Microsoft, ultimamente combattuta solo con Google (guerra in atto). La Microsoft vuole MONOPOLIZZARE ogni cosa che “tocca”. assurdo. Purtroppo se il mondo del web non insorge, ha anche i mezzi e la sfacciataggine per farlo.
saluti, bel post ;)
Ciao Davide,
grazie del tuo commento. Sono stostanzialmente d’accordo con te. Certo dipende un po’ da chi sia la controparte.
Quando Murdoch se la prende con un aggregatore di notizie, la cosa fa un po’ ridere.
Quando invece le testate giornalistiche italiane accusano Google di approfittare della propria posizione dominante per imporre le proprie regole e sfruttare il loro lavoro, un po’ di ragione ce l’hanno :-)